Sono le 13.59 del 17 Aprile 2020 o meglio del quarantesimo giorno di lockdown per l’Italia, per la Lombardia e in particolare per la città di Milano. Guardo whatsapp. Messaggio da Bapu, così ho salvato il mitico Paolo Aralla, titolare della Bapu film, casa di produzione dedicata al mondo outdoor e documentari. Non mi dilungo, vi consiglio di guardare lo showreel per capire la loro filosofia, a me è bastato questo a farmi sognare, a decidere che avrei voluto collaborare con loro. Paolo mi racconta di un progetto interessante da svolgere insieme: il Comune di Milano vuole lanciare un filmato per la riapertura del 4 maggio. Servono riprese aeree per documentare la città in lockdown per il Covid-19: è richiesto di filmare all’alba con qualità 4k Prores 4444. Partecipano al progetto la nota casa di produzione Tapeless, alcuni famosi registi ed artisti.
Airondrone non ha esitazioni e istintivamente accettiamo la proposta di Paolo. è venerdì pomeriggio. Mio fratello e socio Enzo, che segue la parte gestionale e legale della startup, si mette in moto e inizia a far chiamate per ottenere i permessi al volo per il nostro Inspire 2 nei luoghi simbolo di Milano.Oggi al tempo del Covid Milano non è proprio tra le città più serene…ci sono timori e incertezze legati agli aspetti di sicurezza e logistica. L’idea di documentare un momento storico unico ci carica di adrenalina e curiosità lasciandoci insonni a pensare all’organizzazione di uno shooting che lascerà ricordi indelebili nella storia. Questo lavoro è un onore ma anche un onere, deve filare tutto liscio. Autorizzazione al volo concessa. Ingaggiati. Decolla l’avventura.
Facciamo base a Treviglio. Tre giornate di shooting. Tre giornate in cui la sveglia suona alle 3.30, partenza alle 4, viaggio di un’ora senza incontrare auto fino ad entrare nel cuore della metropoli. Pur essendo un tipo dall’animo eremita, che fugge dal traffico e dal caos brulicante del business, negli ultimi anni ho frequentato e imparato a vivere Milano. Ma questa non è la Milano che conosco.
Surreale. L’emozione è simile a quella sensazione di intontimento, che se anche ricevi uno schiaffo in faccia rimani li, a bocca aperta, stupefatto. “Stoned”, in inglese, rende meglio. Ogni alba utilizziamo le prime 3 coppie di batterie dell’Inspire per portar a casa le immagini richieste dai registi alternandoci nel pilotare il drone e la camera. La cdp ci misura la temperatura corporea ogni mattina con un termometro istantaneo e ci fornisce mascherine e guanti.
Day 1_ Filmiamo in Gae Aulenti all’alba, spesso interrotti dalla polizia che ci domanda i permessi al volo e la documentazione. Realizziamo avvicinamenti ai grattacieli, panoramiche a 360 gradi, riprese zenitali e voli lineari sui i binari di porta Garibaldi. Le ultime batterie montiamo l’ottica più stretta, un 35mm, e andiamo a perlustrare le vie librandoci lenti nell’aria, sbalorditi, ricercando geometrie tra i palazzi e filmando nel silenzio la stazione e le fermate della metro. Le eliche si fermano verso le 9.00 di mattina e torna il silenzio ovattato di una città deserta.
Day 2_ Il drone si alza sul Duomo di Milano. Il piazzale è vuoto, non avevamo mai fatto caso alla scacchiera sul pavimento. La stella di fuoco si alza in cielo giocando con le guglie, dorando la Madonina de Milan, la città sembra rimanere assopita e stanca. Nessuno in giro. Il Duomo uno spettacolo!
Day 3_ L’attitudine positiva e un po’ di fortuna ci consentono di documentare un’alba stratosferica. Decolliamo dall’ Arco della Pace e riprendiamo lo skyline tinto di sfumature violacee e rosa. Filmiamo il Castello Sforzesco e City-Life da distante. Concludiamo con un movimento ad allontanarsi dal primo piano sull’arco della Pace a scoprire tutto il parco Sempione.
Ci spostiamo da una location all’altra, le corsie sono vuote, non c’è traffico, non c’è smog, gli alberi sono di un verde acceso e in fiore, Milano è pulita, per la prima volta sento il cinguettio degli uccelli, vediamo solo persone a spasso con il cane nei parchi oppure fuori dai supermercati in fila distanziati tre metri uno dall’altro. Realizziamo l’ultimo shot in via Vittor Pisani che collega Repubblica con la stazione centrale, una delle strade più trafficate di Milano…deserta, sembra un’inquadratura di “I’m a legend” con Will Smith. Credo sia la clip che mi ha colpito di più. Un geometrico spazio assente, evacuato.
Queste sono le mie impressioni a caldo, l’esperienza deve essere ancora metabolizzata ma una cosa è certa: viviamo in una fetta di mondo fortunata, l’Italia è ricca di energia e sapremo rimboccarci le maniche e ripartire.
Concentriamoci nell’aumentare la qualità dell’attenzione verso gli altri.
Carlo Ferro, Co-founder Airondrone srl
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